Il centrocampista della Danimarca è stabile e ha contattato i compagni di squadra della Danimarca dall’ospedale.
Restano stabili le condizioni di Christian Eriksen che ha trascorso un’altra notte tranquilla in ospedale dopo il dramma del malore in campo che ha gelato il sangue a milioni di persone. Eriksen, che dopo essersi accasciato a terra “era andato“, come ha detto il medico della Nazionale danese, ancora non sa perché è successo quello che è successo ma sa che è vivo, sta bene e ha trovato la forza – soprattutto psicologica – di scherzare con i compagni: “Mi sa che siete messi peggio di me. Io sono pronto per tornare ad allenarmi“, è il messaggio di Eriksen ai suoi compagni di nazionale.
Il messaggio di Eriksen ai compagni
Il retroscena lo ha svelato il commissario tecnico Kasper Hjulmand, che ha parlato della videochiamata tra il centrocampista e il resto della squadra. Eriksen c’è e ha anche la forza di sorridere. Prova a sostenere e supportare i suoi compagni perché sa bene quanto importanti siano gli Europei. E lui vuole che la squadra giochi, che vada avanti nella competizione.
Il racconto del medico: “In pratica è resuscitato”
Per capire la gravità della situazione forse non bastano neanche le parole di Morten Boesen, il medico che ha soccorso Eriksen. “In pratica è resuscitato. Lo abbiamo riportato indietro dopo un intervento con il defibrillatore“, racconta il medico. “Dovrà fare altri esami per chiarire le cause di questo incidente che ancora non conosciamo”.
Le cause del malore
Già, perché se tutti sono felicissimi del fatto che Eriksen sia ancora con noi, sia ancora vivo, aleggia un’ombra di preoccupazione sulle cause del malore. Al momento gli esami non hanno evidenziato problemi. Gli accertamenti hanno dato esito negativo. Di fatto ancora non c’è una risposta. Perché il centrocampista si è accasciato a terra con gli occhi sbarrati? Perché è stato colto da un arresto cardiaco? Il sospetto è che esista una patologia pregressa e che non si sia trattato di un problema del momento.
Eriksen potrà tornare a giocare?
L’altra domanda, sicuramente prematura e sicuramente meno importante di fronte al fatto che Eriksen sia ancora vivo, è sul futuro. Il calciatore potrà tornare a giocare? Difficile dirlo ad oggi, quando ancora non conosciamo le cause del malore. In campo medico circola un certo pessimismo, per tirare le somme è ancora troppo presto.